- Dianora Poletti, Il trattamento dei dati inerenti alla salute nell’epoca della pandemia: cronaca dell’emergenza, in Persona e Mercato, fasc. 2, 2020, pp. 31- 76.
SOMMARIO
1. Legislazione di emergenza e dati personali. – 2. Dati sanitari, ricerca scientifica e Covid-19. – 3. Localizzazione e creazione di mappe epidemiologiche. – 4. I sistemi di contact tracing e la posizione delle Autorità garanti: l’approccio “pan-europeo” – 5. La scelta italiana della app “Immuni” e il d.l. n. 28/2020. – 6. Segue. Centralizzazione o delocalizzazione della raccolta dei dati? – 7. Una app ci salverà? – 8. Incertezze del futuro, fermezza del diritto e problemi etici.
ABSTRACT
IT. L’esigenza di fronteggiare lo stato di pandemia con disposizioni di rango legislativo (e non solo) ha incisivamente investito la disciplina della protezione dei dati personali e in particolare dei dati di tipo sanitario. Anche se le autorità europee hanno tracciato le coordinate di un approccio “pan-europeo” che, anche al tempo del Covid-19, mira a non sacrificare i principi fondamentali del trattamento (in particolare quello di proporzionalità), il diritto alla protezione dei dati personali sta affrontando una prova importante, nella quale il confronto con la tutela della salute collettiva rischia di trasformare il possibile bilanciamento in compressione delle sue essenziali garanzie.
EN. The need to face the pandemic situation trough legislative provisions (and not only), has incisively affected the discipline of data protection, in particular of health data. Although the European authorities built the foundations of a “pan-European” approach which, even at the time of Covid-19, aims not to sacrifice the fundamental principles of processing, especially the proportionality, data protection is facing a crucial test, where the comparison with the protection of collective health threatens to transform the possible balance into a compression of data protection core guarantees.
- Fernanda Faini, Blockchain e diritto. La “catena del valore” tra documenti informatici, smart contracts e data protection, in Responsabilità civile e previdenza, fasc. 1, 2020, pp. 297-316.
SOMMARIO
1. Tecnologia e diritto: code is law? — 1.1. Distributed ledger technologies e blockchain: aspetti tecnologici. — 1.2. Profili giuridici: il quadro europeo e italiano di riferimento. — 2. La qualificazione giuridica della validazione temporale. — 3. Lo smart contract tra software e documento informatico: i nodi giuridici aperti. — 4. La difficile convivenza tra blockchain e data protection. — 5. Conclusioni e scenari futuri.
ABSTRACT
IT. Alla luce del quadro giuridico europeo e italiano di riferimento, il contributo intende esaminare la blockchain sotto la lente giuridica, attraverso l’analisi di alcuni profili particolarmente significativi relativi all’impiego di tale tecnologia. Nel complesso rapporto tra blockchain e diritto, infatti, emergono problematiche giuridiche in merito al coordinamento con la normativa in materia di documenti informatici e validazione temporale, in relazione alla rilevante applicazione costituita dagli smart contracts, e, altresì, riguardo l’interazione con norme a tutela di diritti, in specifico la disciplina in materia di protezione dei dati personali. Nelle conclusioni, il contributo delinea alcune possibili direzioni per affrontare le problematiche oggetto di analisi.
EN. In the light of the European and Italian legal framework of reference, the contribution intends to examine the blockchain under the legal lens, through the analysis of some particularly significant profiles related to the application of this technology. In the complex relationship between blockchain and law, legal problems emerge regarding coordination with the legislation on electronic documents and timestamp, in relation to the relevant application constituted by smart contracts, and, also, regarding the interaction with protection of other rights, specifically the regulation on data protection. In the conclusions, the contribution outlines some possible directions for dealing with the problems analyzed.
- Anna Monreale, Rischi etico-legali dell’Intelligenza Artificiale, DPCE Online, 44 (3), 2020.
http:/www.dpceonline.it/index.php/dpceonline/article/view/1083
ABSTRACT – Nowadays, a wide variety of personal data, describing directly or indirectly individuals’ activities, are collected and available, due to the spread of different apps, sensors and mobile devices. The availability of such data opens unprecedented opportunities of developing AI systems exploiting those data to provide a wide range of benefits in different domains. Unfortunately, in a critical domain like healthcare and justice the development and the application of AI systems can rise many ethical and legal concerns. This article discusses the ethical and legal implication in terms of privacy and transparency, also providing an overview on the different approaches to ethics across the world.
- Cinelli Claudia, La disciplina della ricerca scientifica in mare alla luce della recente prassi internazionale, in Rivista di diritto internazionale, n. 1/2020, p. 103 ss.
SOMMARIO: 1. Introduzione. — 2. Le prime regolamentazioni settoriali della ricerca scientifica in mare. — 3. L’assenza di una definizione di ricerca scientifica nella Convenzione sul diritto del mare del 1982. — 4. La disciplina della ricerca scientifica: il regime del consenso dello Stato costiero. — 5. Segue: la libertà degli altri Stati. — 6. Le problematiche giuridiche sollevate dalla messa in opera e dall’uso di installazioni scientifiche in mare. — 7. La recente prassi internazionale. — 8. Conclusioni.
ABSTRACT — This paper analyses to what extent the 1982 UN Convention on the Law of the Sea, especially Part XIII, is challenged by the UN Decade for Ocean Sciences for the Sustainable Development, covering from 2021 to 2030. It argues that State practice shows a paradigm shift: from a system of unilateral scientific research to multilateral scientific coordination and cooperation at international and regional level. Multilateralism allows the achievement of a balance between the freedom of research of all States and the protection of interests of coastal States. This paper suggests that regional cooperation may provide the best solution for attaining sustainable scientific goals and creating favourable conditions to boost the progress of ocean sciences.